Ha una tiara e delle chiavi. Ecco la storia e il significato di questi simboli
La bandiera papale, o della Città del Vaticano, è divisa in due colori: il giallo dalla parte dell’asta e il bianco da quella opposta.
La parte bianca ospita lo stemma della Città del Vaticano.
Su di essa figura innanzitutto la tiara del Papa, che rappresenta la triplice Chiesa militante sulla Terra, sofferente dopo la morte e prima del cielo e trionfante nell’eternità. Rappresenta anche i poteri del Papa come “padre di principi e re, governatore del mondo, vicario di Cristo”.
Sotto la tiara sono rappresentate le chiavi, simbolo dell’eredità che Gesù ha lasciato a San Pietro (la custodia delle chiavi del Regno) e poi al cristianesimo.
Le chiavi sono chiamate decussate perché formano una X come la Croce di Sant’Andrea, e una è d’oro e simboleggia il papato e la santa Sede, mentre l’altra è d’argento e simboleggia l’autorità spirituale del papato sulla Terra.
Le chiavi sono orientate verso l’alto, guardando il cielo, e le volte verso il basso, come se fossero “nelle mani del Vicario di Cristo”.
La bandiera dello Stato della Città del Vaticano contiene solo lo stemma, senza lo scudo rosso che viene utilizzato come emblema dello Stato.
Anticamente la bandiera era gialla e rossa come lo scudo, colori che rappresentavano anche il Senato e il Popolo Romano.
I colori bianco e giallo
Nel 1808 Pio VII ordinò ai suoi custodi che gli erano ancora fedeli di adottare un nuovo simbolo di colore giallo e bianco (i colori delle chiavi) per distinguerli dal resto delle truppe inserite nell’esercito francese.
La bandiera papale bianca e gialla più antica risale al 1824, ma con i colori collocati in diagonale, poi ordinati in due bande verticali da Papa Pio IX, che fece aggiungere lo stemma papale nel 1848.
La bandiera papale attuale venne riconosciuta e legalizzata con il Trattato del Laterano tra la Santa Sede e l’Italia dell’11 febbraio 1929, e venne issata per la prima volta l’8 giugno di quell’anno, giorno successivo alla nascita dello Stato della Città del Vaticano.
di Maria Paola Daud