Una suggestiva location e un’abile regia culturale. Questi gli ingredienti dell’evento svoltosi il 6 settembre a Roma, nell’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, per iniziativa dell’ambasciatore Daniele Mancini e di mons. Luigi F. Casolini di Sersale, presidente del Capitolo Cattedrale di Tivoli e rettore dell’Associazione Cavalieri di San Silvestro.
Oggetto dell’incontro, la donazione della Biblioteca privata che l’ambasciatore Mancini, decano della notra associazione, ha consegnato alla Biblioteca del Comune di Tivoli. Un lascito di centinaia di volumi, in particolare di tema artistico, che andrà ad arricchire il patrimonio librario della città laziale, nota per la sua storia millenaria e per la spettacolare Villa d’Este, posta sotto la tutela internazionale dell’UNESCO.
Nel suo saluto ai numerosi ospiti presenti, l’ambasciatore Mancini ha illustrato le motivazioni sentimentali della donazione, che si riallacciano alle sue emozioni giovanili legate agli affascinanti scenari della città di Tivoli, “la cui conoscenza ci arricchisce nel più profondo dell’anima”, come ebbe a scrivere Goethe.
Particolarmente significativo, nelle parole di Mancini, il richiamo alla cultura del dono, fulcro dei valori positivi d’ispirazione cattolica: “Donare la collezione di libri che ho raccolto nella mia vita di appassionato bibliofilo – ha detto l’ambasciatore – significa in realtà donare una parte di me stesso”. Perché il libro, al di là della sua consistenza di “oggetto” culturale, costituisce un condensato dell’esperienza individuale che rinvia alla nostra dimensione più autentica.
L’irripetibile valore del libro quale contenitore delle vette più alte del pensiero è stato anche sottolineato dall’assessore al piano regolatore, prof. Ruggero Martines, che ha partecipato all’evento in rappresentanza delle autorità Tiburtine.
Il prof. Martines ha attinto alla sua competenza di docente universitario per ricordare altri celebri lasciti che hanno consentito la nascita di biblioteche passate alla storia, e per illustrare la natura del libro quale fonte primaria di trasmissione culturale. Il libro – ha spiegato – non si limita alla mera diffusione di contenuti, ma ha la capacità di trasformare le “informazioni” in “formazione” attraverso un processo di osmosi che poggia sulla sostanziale natura dei nostri meccanismi psicologici e cerebrali.
Ha preso quindi la parola mons. Luigi Casolini di Sersale, che ha ringraziato l’ambasciatore e i numerosi Cavalieri di San Silvestro presenti per il contributo offerto alle attività culturali dell’Associazione, che si segnala, tra l’altro, per il suo impegno volto a diffondere i valori cristiani attraverso la spiritualità delle espressioni creative ed artistiche.
A conferma delle parole di mons. Casolini di Sersale, lo storico Palazzo Borromeo, sede dell’Ambasciata, è stato teatro di intense emozioni musicali che hanno catturato il pubblico con le note della nostra tradizione lirica.
L’Accademia Ergo Cantemus di Tivoli ha infatti curato per l’occasione un programma d’eccezione, con protagonisti del livello del tenore Gianluca Terranova, considerato tra i più autorevoli eredi del grande Pavarotti, e del soprano Arianna Morelli, prima voce dell’Opera di Roma. I due artisti si sono esibiti in celebri arie con l’accompagnamento del maestro Alessandro D’Agostini al pianoforte, ed hanno infine deliziato il pubblico con un duetto sottolineato da una vera “standing ovation”.
A conclusione dell’incontro, la gentile signora Anna Rita, consorte dell’ambasciatore, ha letto un bel componimento poetico dello stesso Daniele Mancini che riassume, in qualche modo, il senso della serata: il valore di un approccio umanistico alle cose della vita, dove la sensibilità culturale e l’esperienza concreta convergono nel tracciare un percorso coerente sul piano esistenziale ed umano.