Da poco sta scendendo la sera a Tivoli (RM) verso le 17.00 del 02.12.2017; davanti alla Monumentale Basilica di San Silvestro una folla di persone guadagna l’ingresso del luogo sacro dove sta per avere inizio l’annuale celebrazione nella quale si procederà alla “Remissione dei diplomi al sodalizio fraterno ”dell’“Associazione dei Cavalieri di San Silvestro ”; la luna piena fa capolino dalle nubi nerastre che ammantano il cielo e sparge un chiarore lattiginoso sul portale del XII Secolo eretto sui resti della antica chiesa di origine paleocristiana risalente a Papa Simplicio (468 – 483) nativo di Tivoli. I confratelli, i nuovi postulanti e gli invitati guadagnano la navata interna della chiesa e prendono posto negli appositi bancali ben allestiti.
Con “Cocolla” rosso nera e paramenti tutti i confratelli dell’Associazione e le Dame convenuti, prendono posto nel luogo loro assegnato; sul lato destro dell’altare siedono S. Ecc Luigi De Ficchy, Procuratore Capo di Perugia ed amico del Sodalizio fin dal suo arrivo a Tivoli, quale procuratore capo; sulla sinistra i membri del Consiglio di Presidenza dell’Associazione. Le panche della navata sono piene in ogni ordine di posto. Il fondo della chiesa è colmo di ospiti della cerimonia (purtroppo in piedi per la modesta dimensione del sacro tempio) ed appena dentro l’ingresso posto sotto il palchetto in cui opera un nutrito numero di coristi accompagnati all’organo dal maestro Giuseppe Galli ed appartenenti all’“Accademia Ergo Cantemus” di Tivoli (rappresentata dalla Presidente Luana Frascarelli. Una dolce melodia diffonde per la chiesa ad iniziare dall’innno, composto dallo stesso maestro, fin dagli albori del Sodalizio. Ha inizio la SS. Messa cantata che cattura l’attenzione di tutti i devoti predisponendoli nel corpo e nello spirito.
L’omelia (del Monsignore Luigi Casolini di Sersale assistito da Monsignor Paolo Cartolari) si incentra sulla prima settimana del tempo dell’Avvento che da inizio all’anno Liturgico; cade come una nevicata leggera sulla folla dei presenti che attentissimi assorbono dalla voce chiara del Magnifico Presidente le parole del Signore. La parabola è quella del padrone che lasciato il castello ai servitori raccomanda di essere sempre in attesa del suo rientro che potrebbe avvenire a qualunque ora del giorno o della notte; simboleggia le persone dei Cristiani che devono sempre essere presenti ed attivi alla parola di Dio che potrebbe giungere in ogni istante qualunque della vita e nel momento del finale giudizio. Le parole della “Prefazio I” dicono: “Verrà di nuovo nello splendore della gloria, e ci chiamerà a possedere il regno promesso che ora osiamo sperare vigilanti nell’attesa».
La SS. Messa cantata scorre solenne e serena nella massima attenzione dell’uditorio che partecipa nella totalità alla Comunione e riceve devotamente la Santa Benedizione dell’officiante che infine impartisce la SS. Benedizione con l’”Ite Missa est”.
Sotto la guida del Confratello e Coordinatore Barone Fabrizio Mechi nell’aura navata della Chiesa ha inizio la Cerimonia della remissione dei diplomi al sodalizio fraterno. I nuovi accoliti provengono da ogni parte del mondo dal Portogallo all’Africa dalla Lombardia alla Sicilia. Particolarmente imponente la presenza delle rappresentanze calabresi, venuti per la quasi totalità delle Provincie presenti sul territorio e anche dalla delegazioni comunali. Ammirevole la rappresentaza dei “confratelli” dal Belgio, Olanda, America, Germania e Congo. Diciannove gli insigniti della Benemerenza. Dopo aver provveduto ad indossare l’abito da chiesa nella sottostante cripta della Basilica, hanno preso posto in chiesa in attesa della processione introitale, che per motivi logistici, è stata riservata esclusivamente al Consiglio di Presidenza ed al servizio cerimoniale. La celebrazione si è conclusa con la rituale foto di gruppo alla quale è seguita anche dei singoli – anche non associati – che hanno inteso immortalare un momento così significativo.
Come da programma gli autorevoli invitati ed ospiti , attraversando le vie dell’antico quartiere medioevale, si sono diretti nel vicino antico albergo “La Sibillla” . Il locale è posto trai templi romani affacciati su un antro che ospita una delle cascate più belle d’Italia sul fiume Aniene che alimenta anche le mille fontane di villa d’Este. Nell’antico casale vi hanno trovato ristoro illustri personaggi della storia quali: Papa Leone XII, Federico, Guglielmo III, re di Prussia, Principe Girolamo Napoleone, Gabriele d’Annunzio, Pietro Mascagni e molte altre personalità storiche.
Il casale che accoglie la moltitudine degli invitati si presenta arredato di tutto punto e pieno di tavoli ripieni di antipasti alla mozzarella di Battipaglia (la famosa “Zizzona” di latte di Bufala) offerte na un noto produttore della zona, entrato nell Sodalizio la sera stessa. Molti, svariati ed abbondanti gli antipasti serviti al primo piano in un clima riscaldato non solo dai cuori battenti all’unisuono ma anche da un antico camino ove ardeva una fiamma viva. Un segnale del coordinatore invita al piano superiore i commensali per dare inizio alla “Cena di Gala”. I convenuti si dirigono al proprio tavolo ciascuno dei quali definito con il nome di un Papa del passato, a sottolineare l’appartenenza ad un sodalizio di chiara impronta ecclesiastica..
Prende la parola il presidente Magnifico Rettore per un momento di concentrazione sul significato del sodalizio, dei suoi scopi ed orientamenti e delle iniziative future della Associazione e del suo braccio operativo: il “Casiss”.Dona la Santa benedizione alla cena ed annuncia una ottima iniziativa del confratello Mauro Biolocati il quale, avendo scritto un libro titolato: “La ragazza del fiume Grande”, lo mette a disposizione della Associazione ed acquisibile tramite una libera offerta il cui ricavato resta nella disponibilità TravelBuy per percorsi solidali (Viaggi e Turismo) che a breve sarà concluso e che verrà diramato agli associati, prevedrà forti sconti per i soci ed una quota minima del fatturato verrà accreditato all’Onlus e destinato ad opere di assistenzaSegue la consegna di due tessere all’Ing. Lenarciak ed al Comm Stella.
Un altro grande e munifico membro dell’Associazione: Comm. Antonino Boccadoro (di attività orafo e di fama internazionale) con negozi in Italia ed all’estero, ha messo a disposizione delle gentili signore tutte, sia associate che ospiti un dono di produzione propria. Le signore hanno molto gradito il gentile pensiero.
Tra animate discussioni ai tavoli e grazie alla solerzia dei servizi si è consumata una cena di spessore con menù all’altezza della cerimonia.Lo spirito di fratellanza della Associazione e l’ambiente consono alla circostanza hanno consentito scambi di opinioni e sodale rapporto di amicizia. L’ambiente ha favorito molto la aggregazione dei confratelli provenienti da altre regioni e dei paesi lontani (Africa, Portogallo etc.) sempre nello spirito della Associazione.
Terminata la cena, al piano inferiore del casale, il Presidente Monsignore Casolini ha tagliato la torta augurale “Millefoglie al cioccolato” ed aperto le consumazioni finali a base di castagne arrostite e dolci vari ben annaffiati con bevande diogni genere.
Le fotografie di rito ed i saluti convinti e calorosi hanno concluso il giorno della importante annuale riunione della Associazione dei Cavalieri di San Silvestro.
Il freddo pungente calato nella nottata sul colle di Tivoli avviluppava le persone incappottate che abbandonavano il casale per raggiungere le auto sotto una luna piena che invadeva curiosa le vie dei borghi medievali della ridente cittadina. Un giorno laborioso si è chiuso e si è aperto un nuovo anno di attività per il sodalizio che vedrà il prossimo incontro a Roma sabato 14 aprile.
Nella pagina gallery seguirà il servizio fotografico